Descrizione
- Materiale: Carta sottile.
- Sigilli e timbri: Nel retro è presente un sigillo in ceralacca rossa.
- Condizioni: Lettera in buone condizioni fisiche, composta da un solo folio, piegato su più parti con testo presente sul retro. La lettera presenta uno strappo sul lato. Il folio presenta fronte e retro, con l'indirizzo nel verso e il testo nel recto.
- Dimensioni: 261 x 210
- Piegatura: Il folio presenta quattro piegature, che lo suddivide in cinque sezioni.
- Annotazioni: Scrittura a mano libera leggibile. Una annotazione è probabilmente dovuta ad un catalogatore e presenta il numero 12 sul fronte verso del folio.
Fronte verso
Sulla busta è indicato l'indirizzo del destinatario della lettera:
Philippe Santocanale .
Sulla busta è presente anche il timbro di partenza:
PARIGI
Corpo della lettera
Mio caro amico(about) -
Vi ringrazio per la tanta pena che vi siete data a riguardo
allo spartito(about) de' Puritani.
La lettera della Deputazione è in regola, e come io vi sug
gerii.
Si desidera che io faccia cambiare qualche verso non ammissibile dalla vostra
censura(about), dall'istesso poeta del libro(about): egli si trova in questo momento a Londra(about), e
quindi m'è impossibile per ora contentarli;
voi frattanto fategli sapere, che
la sola fine del duetto(about) dei due bassi(about) nel 2:°atto, potrà incontrare
qualche difficoltà pei versi = Suoni la tromba e intrepido – io pugnerò da
da forte – bello è incontrar la morte – gridando libertà![nota] – questi soli quattro
versi cambiati, tutta l’opera (about) sarà ricevuta ed approvata, perché non esiste più
una sola parola che possa incontrar difficoltà di censori –
Come, voi venite
a Milano(about), e non potete fare una corsa sino a Parigi(about)?
Tal risoluzione non è
da uomo di genio qual siete! quindici giorni di tempo e voi da Milano(about) sarete
a Parigi(about), lo vedrete, e ritornerete \a Napoli(about)/ per Marsiglia(about), ove non v’è più cho
cholera;
così ho consigliato a Florimo(about), e chi sà se facendo la pace, ora
che v’incontrerete o v’avrete incontrato, non v’unite insieme
a scorrere l’italia per giungere sino a Parigi(about).
Basta fate voi, e
seguite la vostra ispirazione.
Io ora mi trovo alle porte di
Parigi(about), e voi dirigete le lettere –
N: 19: bis rampe de pontN: 19: bis rampe de pont
de Neuilly(about) à Puteaux(about)de Neuilly à Puteaux.
Riguardo al raccomandato
Somma(about)[nota], tanto Rossini(about)che io al passaggio che farà \da Parigi(about)/ Malibran(about)
per portarsi a Milano(about) glie lo raccomanderemo caldamente;
ma sape
te di già che questo povero giovine non è affatto piaciuto con un’opera (about)
che un mese fà diede a Milano(about)?
Basta, auguriamoci fortuna
per la nuova che andrà a scrivere.
Mio caro amicoamico(about), io voglio sperare
che voi verrete a Parigi(about): figuratevi, da Milano(about) a Parigi(about) impiegherete al
più cinque giorni per la posta,
quindi a che privarmi del piacere di vedervi, e
voi di visitare questa capitale del mondo
Venite dunque, e persuade
tene il caro Pepé(about)[nota], che da buon cunziarotu(about)[nota] troverà bene il mio desi
derio.
Mille cose a Pietromasi (?) ed a tutti gli amici nostri –
viaggio facendo scrivetemi qualche volta, voglio sapere l’impressione
che vi farà qualche città d’Italia, e se vi divertirà tal movimento.
Addio,mio caro(about) – Ricevete i miei fatene a Pepé(about) –
Bellini(about)
Note
- Bellinisi riferiva a Giuseppe Santocanale, fratello di Filippo Santocanale.
- Con il termine«cunziarioti»(da “cunzarìa”, ‘luogo in cui si conciano le pelli’) Bellini indicava il gruppo di giovani amici siciliani raccolti intorno a Filippo Santocanale, che si contrassegnava per il divertimento goliardico e il ricorso a un linguaggio ludicamente triviale.
- Il duetto tra Riccardo (baritono) e Giorgio (basso) «Il rival salvar tu devi» si concludeva con la cabaletta duetto «Suoni la tromba, e intrepido», che suscitò un travolgente entusiasmo sin dalla prova generale dei Puritani, (Théâtre Italien, 20 gennaio 1835); per questo Bellinidecise di anticipare la “Scena e aria d’Elvira” e di chiudere con il duetto l’atto II dell’opera.
- Si trattava diLuigi Somma (Palermo, 1801 - Saint-Servan-sur Mer, 1870), che aveva composto una cantata in occasione della serata organizzata in onore di Bellini dall’Accademia Filarmonica di Palermo il 12 aprile 1832. Il 20 aprile 1835 era stata messa in scena al Teatro della Canobbiana di Milano con scarso successo l’opera Ildegonda e Rizzardo, composta da Somma su libretto di Giuseppe Sapio. Rimando alla fonte (Seminara 2017) , pagina 503
Bibliografia
Persone
- Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini Il Cigno Cavaliere della Legione d'onore Compositore I fonte, II fonte Catania Italia Puteaux Paris France
- Filippo Santocanale fonte 1787 Palermo Italia 1884 Palermo Italia
- Giuseppe Santocanale Pepè fratello di Filippo Santocanale. fonte.
- Francesco Florimo 12 ottobre 1800 San Giorgio Morgeto Italia 18 dicembre 1888 Napoli Italia (about)
- Luigi Somma 23 agosto 1801 Palermo Italia (about)16 ottobre 1869 Francia
- Maria Felicitas Garcia Sitches Malibran 24 marzo 1808 Parigi Francia (about)9 settembre 1836 Manchester
- Gioachino Rossini 1792 Pesaro Italia 1868 Parigi Francia
Luoghi
- Parigi Francia I fonte
- Londra Regno Unito I fonte
- Milano Italia I fonte
- Napoli Italia I fonte
- Marsiglia Francia I fonte
- Neuilly Francia I fonte
- Puteaux Nanterre Paris France pagina 346: Puteaux era un sobborgo di Parigi , immerso nel verde e situato sulla rive gauche della Senna. Qui Bellini si stabilì dal 26 maggio al 1° novembre 1834 e di nuovo nel 1835 dall'11 maggio al 23 settembre (giorno della morte) nella residenza di Solomon Levy (o Lewis), un facoltoso ebreo inglese che verosimilmente aveva conosciuto nel 1830 a Milano. Levy, che negli anni 1834-35 si trattenne stabilmente a Parigi, apparteneva alla cerchia delle più ristrette frequentazioni francesi del musicista; risiedeva in un lussuoso appartamento in Boulevard des Capucines, ma possedeva anche la residenza di Puteaux. [nota]I fonte