Vincenzo Bellini a Ottavio Tasca, in Como, 24 agosto 1830

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Trascrizione della lettera


1° foglio

38


1 Como
Stato: Italia
24: agosto 30:

2 Mio caro Tasca
Nome: Ottavio Tasca, conte (1795 - 1872)
Ruolo: scrittore
1

3 Mi portai da tua cognata
Cognata di Ottavio Tasca
e mi
4 feci annunziare: sfortunatamente era per anda
5 re a pranzo, e non potei parlare che con suo
6 marito
Marito della cognata di Ottavio Tasca
, a cui consegnai la tua lettera, dando
7 gli le relazioni dello stato di tutta la bella
8 tua famiglia.
Sò che è sortito l’articolo tuo
9 sù la Straniera
Compositore: Vincenzo Bellini
Librettista: Felice Romani
Teatro: Teatro alla Scala
Luogo: Milano
Data: 14 febbraio 1829
, e Barbò
Nome: Giacomo Barbò, conte di Castelmorano (1786 - 1849)
Ruolo: scrittore
, che vidi questa mat
10 tina, me ne disse il contenuto, che io trovai
11 ragionatissimo e condito di qualche saletto: bra
12 vo il mio caro amico
Nome: Ottavio Tasca, conte (1795 - 1872)
Ruolo: scrittore
; spero che le lodi che
13 mi dai le possa impiegare sù qualche par
14 to della tua ricca Musa, semmai non obblie
15 rai i nostri piani; basta, io spero di vederti
16 qui o in Milano
Stato: Italia
, ed allora rinfrescherò la
17 tua memoria.
– Dimmi se la Favelli
Nome: Stefania Favelli (1800 - dopo il 1860)
Ruolo: soprano
ha ripre
18 so le sue intiere forze.
– La mia Straniera
Compositore: Vincenzo Bellini
Librettista: Felice Romani
Teatro: Teatro alla Scala
Luogo: Milano
Data: 14 febbraio 1829

19 seguita a non disgustare?
... Avvisa a Giorda
20 ni
Nome: Giovanni Giordani (1801 - 1875)
Ruolo: basso
che prenda un poco più mosso il tempo della
21 sua aria
Brano per voce sola appartenente a un’opera, oratorio , cantata o ad altro genere di teatro musicale (nel balletto solo strumentale). Il termine, usato già nel XIV sec. per indicare una melodia dal profilo ben riconoscibile, fu impiegato fin dalle origini dell’opera per designare sezioni cantabili che interrompevano la continuità del recitar cantando , sia per rappresentare realisticamente l’atto del cantare (“Vi ricorda o boschi ombrosi” nell’Orfeo, 1607), sia per esprimere uno sfogo affettivo del personaggio. Nell’opera italiana del pieno Ottocento prevalse anche nelle arie la struttura in più movimenti codificata dalle opere di Rossini (numero); questa articolazione favoriva l’integrazione dell’aria nell’azione drammatica in quanto prevedeva l’alternanza tra movimenti dinamici, in cui questa procede (scena[4] e tempo di mezzo), e momenti di stasi riflessiva (cantabile e cabaletta); la transizione tra i diversi momenti era spesso innescata dall’intervento di personaggi secondari (pertichino) che interloquivano col solista titolare dell’aria.
, nella parole Vieni tu meco \ Meco tu vieni / ec:2,poi

2° foglio


22 ché è l’unico neo che gli si può imputare,
23 dicendo tutto il resto come stà nel mio pensiero.

24 Io resterò in queste rive, forse, sino alla mettà
25 dell’entrante mese.
Vedendo Visconti
Nome: Alessandro Visconti d'Aragona, Marchese d'Invorio (1785 - 6 gennaio 1851)
Ruolo:
tanti e
26 tanti saluti da mia parte come anche alla
27 nostra buona Favelli
Nome: Stefania Favelli (1800 - dopo il 1860)
Ruolo: soprano
, che mi auguro dell’intut
28 to rimessa.
A Reina
Nome: Domenico Reina (1796 - 1843)
Ruolo: tenore
tante cose, e così a
29 tutti gli amici.
– Presenta i miei rispetti al
30 la Sig:ra (Exten.: Signora) Contessa
Nome: Domenico Reina (1796 - 1843)
Ruolo: tenore
, e tu ricevi i miei abbracci
31 e non obbliare a chi tanto stima la tua
32 amicizia.
Addio

33 Il tuo am:o (Exten.: amico)
34 Vin:zo (Exten.: Vicenzo) Bellini
Nome: Vincenzo Bellini, Il Cigno, Cavaliere della Legione d'onore (3 novembre 1801 - 23 settembre 1835)
Ruolo: compositore

3° foglio

4° foglio

COMO
Stato: Italia
Bergamo
Stato: Italia
27 agosto 1830
1 Monsieur le Comte Octave Tasca
Nome: Ottavio Tasca, conte (1795 - 1872)
Ruolo: scrittore

2 à Bergame
Stato: Italia

Note e informazioni


1. Il conte Ottavio Tasca (Seriate, Bergamo, 1795 - 1872), patriota e letterato, risiedeva a Bergamo
Stato: Italia
; nel «Giornale della Provincia di Bergamo» aveva pubblicato un articolo sull’allestimento de La Straniera
Compositore: Vincenzo Bellini
Librettista: Felice Romani
Teatro: Teatro alla Scala
Luogo: Milano
Data: 14 febbraio 1829
al Teatro Ricciardi nell’agosto del 1830.


2. Bellini
Nome: Vincenzo Bellini, Il Cigno, Cavaliere della Legione d'onore (3 novembre 1801 - 23 settembre 1835)
Ruolo: compositore
si riferisce alla cabaletta
Nell'opera italiana dell'Ottocento, la sezione finale, di solito in tempo mosso, di un numero e in particolare di un'aria, a volte di un duetto, chiamata più spesso stretta dei pezzi d'assieme. La forma della cabaletta prevede due enunciazioni complete di una stessa melodia con il medesimo testo, separate da un ritornello orchestrale e seguite da una coda. Secondo studi recenti il termine, di etimologia incerta e attestato già nel Settecento, designava in origine la singola melodia da ripetersi; solo successivamente fu usato per definire la sezione nel suo insieme.
dell’Aria
Brano per voce sola appartenente a un’opera, oratorio , cantata o ad altro genere di teatro musicale (nel balletto solo strumentale). Il termine, usato già nel XIV sec. per indicare una melodia dal profilo ben riconoscibile, fu impiegato fin dalle origini dell’opera per designare sezioni cantabili che interrompevano la continuità del recitar cantando , sia per rappresentare realisticamente l’atto del cantare (“Vi ricorda o boschi ombrosi” nell’Orfeo, 1607), sia per esprimere uno sfogo affettivo del personaggio. Nell’opera italiana del pieno Ottocento prevalse anche nelle arie la struttura in più movimenti codificata dalle opere di Rossini (numero); questa articolazione favoriva l’integrazione dell’aria nell’azione drammatica in quanto prevedeva l’alternanza tra movimenti dinamici, in cui questa procede (scena[4] e tempo di mezzo), e momenti di stasi riflessiva (cantabile e cabaletta); la transizione tra i diversi momenti era spesso innescata dall’intervento di personaggi secondari (pertichino) che interloquivano col solista titolare dell’aria.
di Valdeburgo «Meco tu vieni, o misera», dall’Atto
Unità di suddivisione principale di un dramma, di un’opera o di un balletto, che può essere ulteriormente suddivisa in quadri – sezioni di norma caratterizzate da unità di luogo e tempo – e in scene. Implicita nella struttura della tragedia greca, la divisione in atti, di solito cinque separati da intervalli, fu introdotta in epoca romana e fu istituzionalizzata dalle poetiche classicistiche del Cinquecento. Nell’opera italiana si affermarono presto altri modelli: il dramma per musica tra Sei e Settecento era sempre in tre atti (separati da due intermezzi e spesso seguiti da un balloconclusivo), tra Settecento e Ottocento prevalse la divisione in due atti (con un ballo nell’intervallo e un altro in conclusione), nel pieno Ottocento furono adottati modelli che andavano da due a quattro atti, eventualmente preceduti da un prologo.
II de La straniera
Compositore: Vincenzo Bellini
Librettista: Felice Romani
Teatro: Teatro alla Scala
Luogo: Milano
Data: 14 febbraio 1829
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Elenco bibliografia