Autore: Vincenzo Bellini
Transcription by: Graziella Seminara
Digital Edition September 2020Unipi, Pisa, CC-BY 4.0, 2020
Città: Catania, Italia
Museo: Museo Belliniano Catania
Codice: LL1.9
Esposizione: Casa Natale, sala B, vetrina 3, ripiano 2, I
Note: All'interno del carteggio belliniano (LL), la segnatura LL1.9 identifica la nona missiva in ordine cronologico del primo sottogruppo, che corrisponde alle lettere scritte da Vincenzo Bellini.
Autore: Vincenzo Bellini
Città: Napoli
Data: 28 gennaio 1832
Lingua: Italiano di inizio Ottocento
Materiale: Carta sottile
Filigrana: Non presente
Timbri: Sulla parte sinistra della piegatura centrale del retro del secondo folio sono presenti l'ombra di un timbro del tutto mancante e, sottostante un timbro dello Stato Pontificio; sulla parte destra rispetto alla piegatura centrale sono presenti un sigillo di chiusura in ceralacca rossa parzialmente conservato, un timbro di arrivo a Venezia e il timbro di partenza da Napoli.
Caratteristiche:
Foliazione: Il secondo folio presenta una duplice piegatura asimmetrica, con il margine superiore piegato più ampio.
Condizioni: Lettera in buone condizioni fisiche.
Sigilli: Sull'estremità destra del verso è presente il sigillo in ceralacca rossa per la chiusura della lettera.
Misure: 2 fogli, 129mm x 213mm
All'interno del carteggio belliniano (LL), la segnatura LL1.9 identifica la nona missiva in ordine cronologico del primo sottogruppo, che corrisponde alle lettere scritte da Vincenzo Bellini.
Tipologia testuale: Lettera (http://thes.bncf.firenze.sbn.it)
Lingua: Italiano di inizio Ottocento
Mittente: Vincenzo Bellini, Napoli, 28 Gennaio 1832
Destinatario: Giovanni Battista Perucchini, Venezia, Febbraio 1832
Lettera scritta da Vincenzo Bellini in risposta a una precedente di Giovanni Battista Perucchini, il quale in una precedente missiva gli comunicava la soddisfazione del proprio padre riguardo l'operato di Bellini a Venezia inseguito alla raccomandazione del Cavaliere Paternò. Dalla lettera si evince una stretta amicizia tra Bellini e Perucchini, nonché con la famiglia di quest'ultimo, particolarità che permetta a Bellini di esprimere con sincerità il suo disappunto riguardo la retribuzione delle sue opere, a suo parere inadeguata, da parte degli impresari.
Alias: Il Cigno
Titolo onorifico: Cavaliere della Legione d'onore
Sesso: M
Data di nascita: 3 Novembre 1801
Luogo di nascita: Catania, Catania, Italia
Data di morte: 23 Settembre 1835
Luogo di morte: Puteaux, Paris, France
Sesso: M
Data di nascita: 8 Giugno 1784
Luogo di nascita: Bergamo, Bergamo, Italia
Data di morte: 6 Febbraio 1870
Luogo di morte: Venezia, Venezia, Italia
Giovanni Battista Perucchini, nato a Bergamo l'8 giugno 1784 e morto a Venezia il 6 Febbraio 1870, è stato un compositore. Fu avviato dal padre alla carriera della magistratura, ma dimostrò da subito una maggiore inclinazione alla musica. Durante la giovinezza frequentò i salotti milanesi e si fece conoscere nelle accademie filarmoniche veneziane come pianista e compositore, ma, nonostante ciò, la sua fama cosmopolitica restò legata alle ariette da camera e alle canzoncine in dialetto veneziano. I carteggi di Perucchini rivelano le sue numerose amicizie con compositori, tra cui Bellini e Rossini, cantanti, letterati, critici e librettisti, nonché con esponenti dell'aristocrazia europea. ℹ
Titolo onorifico: Duca di Carcaci
Sesso: M
Data di nascita: 15 Agosto 1786
Luogo di nascita: Catania, Catania, Italia
Data di morte: 8 Aprile 1854
Luogo di morte: Catania, Catania, Italia
Francesco Paternò Castello (Catania, 1786 - 1854), nel 1838 – alla morte del nipote Mario– sarebbe diventato VII duca di Carcaci e Gentiluomo di Camera di Ferdinando II, re delle Due Sicilie. Nel 1826 venne nominato primo direttore dell’Accademia Gioenia di Catania e fu autore di una Descrizione di Catania e delle cose notevoli ne’ dintorni di essa (Catania, Giuntini, 1841). Compositore dilettante, era un ammiratore del musicista che si premurava di inviargli gli spartiti delle proprie opere.ℹ
Alias: "Vostra Famiglia" "Vostri Vecchietti"
Sesso: M
Data di nascita: 07 Giugno 1753
Luogo di nascita: Vittorio Veneto, Treviso, Italia
Data di morte: Sconosciuta
Luogo di morte: Sconosciuto
Girolamo Perucchini, nato a Ceneda il 07 Giugno 1753, è stato magistrato e padre di Giovanni Battista Perucchini. Cultore di poesia, fece del suo salotto un luogo d’incontro aperto a personalità di spicco della cultura e del mondo artistico e musicale. ℹ
Alias: "Vostra Famiglia" "Vostri Vecchietti"
Sesso: F
Data di nascita: Sconosciuta
Luogo di nascita: Conegliano, Treviso, Italia
Data di morte: Sconosciuta
Luogo di morte: Sconosciuto
Camilla Malvolti, nata a Conegliano in data ignota, è stata la madre di Giovanni Battista Perucchini.ℹ
Alias: Don Ciccio
Sesso: M
Data di nascita: Sconosciuta
Luogo di nascita: Sconosciuto
Data di morte: Sconosciuta
Luogo di morte: Sconosciuto
Francesco Ferlito, date e luoghi di nascita e morte ignoti, è stato zio e padrino di Vincenzo Bellini. ℹ
Alias: Napoleone degli Impresari
Sesso: M
Data di nascita: 25 Gennaio 1790
Luogo di nascita: San Marcello, Ancona, Italia
Data di morte: 7 Ottobre 1852
Luogo di morte: Firenze, Firenze, Italia
Alessandro Lanari (1790-1852), impresario. Nel 1829 era entrato in società con Giuseppe Crivelli per la gestione del Teatro alla Scala e del Teatro La Fenice e aveva ripreso l’appalto del Teatro della Pergola di Firenze, che aveva già tenuto dal 1823 al 1828.ℹ
Titolo onorifico: Conte
Sesso: M
Data di nascita: 1770 ca.
Luogo di nascita: Sconosciuto
Data di morte: 1831
Luogo di morte: Milano, Milano, Italia
Giuseppe Crivelli (1770 ca. - Milano, 1831), impresario. Tra il 1804 e il 1806 tenne in gestione il Teatro Regio di Torino e nel 1821 rilevò l’impresa del Teatro La Fenice. Dal 1826 amministrava anche il Teatro alla Scala insieme a Domenico Barbaja, Carlo Balocchi e Giovanni Battista Villaℹ
Sesso: M
Data di nascita: 10 Gennaio 1797
Luogo di nascita: Milano, Milano, Italia
Data di morte: 14 Febbraio 1864
Luogo di morte: Sconosciuto
Sesso: M
Data di nascita: 3 Marzo 1785
Luogo di nascita: Milano, Milano, Italia
Data di morte: 15 Marzo 1853
Luogo di morte: Milano, Milano, Italia
Giovanni Ricordi, nato Milano il 3 Marzo 1785 e lì morto il 15 Marzo 1853, è stato un editore musicale. Da giovane fece studi musicali e, per un periodo di tempo limitato, fu primo violino e direttore d'orchestra del Teatro Fiando di Milano. Successivamente impiantò una copisteria a Milano e studiò le tecniche di incisione e stampa. Nel 1808,all'attività di copista affiancò quella di editore musicale iniziando a produrre nella sua copisteria copie manoscritte di melodrammi che concedeva a noleggio alle imprese teatrali. In questo modo si costruì progressivamente un ricco catalogo di spartiti che costituirà il primo repertorio di Casa Ricordi, la casa editrice di edizioni musicali da lui fondata. ℹ
Alias: Il Governatore
Sesso: M
Data di nascita: Sconosciuta
Luogo di nascita: Sconosciuto
Data di morte: Sconosciuta
Luogo di morte: Sconosciuto
Alias: Tognino Pappadopoli
Sesso: M
Data di nascita: 6 marzo 1802
Luogo di nascita: Venezia, Venezia, Italia
Data di morte: 25 dicembre 1844
Luogo di morte: Venezia, Venezia, Italia
Antonio Papadopoli, nato a Venezia il 6 Marzo 1802 e lì morto il 25 Dicembre 1844, è stato un letterato e mecenate italiano. Nato in una famiglia di banchieri, viene incoraggiato dai genitori ad indirizzarsi verso gli studi di letteratura e la filologia poiché poco interessato agli affari di famiglia. Soffriva di epilessia, motivo per cui fu incoraggiato dai suoi medici a viaggiare molto; si sposta infatti in varie città italiane dove entra in contatto con varie personalità letterarie del tempo e si occupa di finanziare pubblicazioni, giornali e riviste. Muore prematuramente per l'aggravarsi della sua malattia. ℹ
Sesso: M
Data di nascita: 1792
Luogo di nascita: Venezia, Venezia, Italia
Data di morte: 15 Marzo 1846
Luogo di morte: Venezia, Venezia, Italia
Nazione: Italia
Catania, comune della Sicilia orientale, capoluogo della provincia omonima, si trova alle falde meridionali dell'Etna, dalla quale è stata gravemente danneggiata nell’eruzione del 1669. Venne successivamente distrutta da un terremoto nel 1693 e fu riedificata nel corso del Diciottesimo secolo. ℹ
Distretto: Nanterre
Città: Paris
Nazione: France
Puteaux era un sobborgo di Parigi, immerso nel verde e situato sulla rive gauche della Senna. Qui Bellini si stabilì dal 26 maggio al 1° novembre 1834 e di nuovo nel 1835 dall'11 maggio al 23 settembre (giorno della morte) nella residenza di Solomon Levy (o Lewis), un facoltoso ebreo inglese che verosimilmente aveva conosciuto nel 1830 a Milano. Levy, che negli anni 1834-35 si trattenne stabilmente a Parigi, apparteneva alla cerchia delle più ristrette frequentazioni francesi del musicista; risiedeva in un lussuoso appartamento in Boulevard des Capucines, ma possedeva anche la residenza di Puteaux. ℹ
Nazione: Italia
Venezia, comune e capoluogo della regione Veneto, è posta al centro dell'omonima laguna e si articola su un complesso di circa 120 isole; ha rappresentato per secoli il centro politico ed economico del nord-est della penisola. In collaborazione con lo storico Teatro La Fenice, Bellini compose due opere: I Capuleti e i Montecchi e Beatrice di Tenda. ℹ
Nazione: Italia
Bergamo è un comune italiano della regione Lombardia. ℹ
Nazione: Italia
Ceneda era un antico centro del Veneto ad oggi unito nella città di Vittorio Veneto. ℹ
Nazione: Italia
Conegliano è un comune italiano della provincia di Treviso in Veneto. ℹ
Nazione: Italia
San Marcello è un comune italiano della provincia di Ancona. ℹ
Nazione: Italia
Milano, comune e capoluogo della regione Lombardia. È il principale centro economico e finanziario della penisola italiana e ne guidò lo sviluppo industriale. ℹ
Nazione: Francia
Parigi, capitale e città più popolata della Francia, è uno dei comuni più popolosi dell'Europa. La città si trova su un'ansa della Senna in una posizione molto favorevole, poiché fondamentale snodo di trasporti, che le ha da sempre garantito un'economia fiorente. ℹ
Nazione: Regno Unito
Londra, capitale della Gran Bretagna, è un centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. La città sorge sul fiume Tamigi a cui deve la sua preminenza mondiale. ℹ
Nazione: Italia
Lo Stato Pontificio era l'entità statuale costituita dall'insieme dei territori su cui la Chiesa esercitava il proprio potere tra l'ottavo e il diciannovesimo secolo: era governato da una teocrazia con a capo il Papa come guida religiosa, politica e militare. ℹ
Città: Milano
Il Teatro Carcano è un teatro storico di Milano inaugurato nel 1803: è una delle più grandi sale della città, e ospita spettacoli di prosa, danza e musica. Il 6 marzo 1831 vi andò in scena la prima assoluta dell'opera La Sonnambula del compositore Vincenzo Bellini.
Riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_Carcano
Città: Milano
Il Teatro alla Scala è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita i principali artisti nel campo internazionale della musica classica. Il 26 dicembre 1831 vi andò in scena la prima assoluta dell'opera La Norma di Vincenzo Bellini.
Città: Venezia
Il Gran Teatro La Fenice è il principale teatro lirico di Venezia, nonché uno dei più prestigiosi al mondo. Due volte distrutto e riedificato, è stato sede di importanti stagioni operistiche e sinfoniche. In particolare vi andarono in scena la prima dell'opera I Capuleti e I Montecchi, l'11 marzo 1830, e la prima dell'opera Beatrice di Tenda, il 16 marzo 1833, entrambe di Vincenzo Bellini.
Ispirata a un’omonima tragedia di Alexandre Soumet (Norma, ou l’Infanticide, 1831), fu concepita per il talento ‘enciclopedico’ di Giuditta Pasta, alla quale era destinato il ruolo della prima donna. L’opera inaugurò la Stagione di Carnevale del Teatro alla Scala il 26 dicembre 1831; nonostante l’esito incerto della prima rappresentazione, si impose ben presto come il titolo più rappresentativo del compositore di Catania.ℹ
Riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Norma_(opera)
La Sonnambula, ispirata al balletto-pantomima La Sunnambule, ou L’arrivée d’un nouveau Seigneur di Eugéne Scribe messo in musica da Louis-Ferdinand Hérold (Parigi, Opéra, 19 settembre 1827), fu commissionata a Bellini dal Teatro Carcano di Milano, dove andò in scena il 6 marzo 1831 con grande successo. La parte di Amina fu tenuta da Giuditta Pasta, quella di Elvino da Giovanni Battista Rubini: i due cantanti concorsero al successo dell’opera documentato dalla stampa dell’epoca e confermato da Bellini in una lettera ad Alessandro Lamperi del 7 marzo 1831 («Rubini e la Pasta sono due angioli, che hanno entusiasmato quasi alla follia l’intiero pubblico»).ℹ
Riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/La_sonnambula
La «tragedia lirica» I Capuleti e i Montecchi fu composta da Bellini su commissione di Alessandro Lanari, impresario del Teatro La Fenice di Venezia: il musicista, che si trovava nella città lagunare dal dicembre 1829 per seguire la rappresentazione del Pirata, aveva accettato la proposta di sostituire l’inadempiente Pacini per la stagione del Carnevale del 1830. La ristrettezza del tempo indusse Felice Romani a riutilizzare il libretto di Giulietta e Romeo, scritto nel 1825 per Nicola Vaccaj; a sua volta Bellini si avvalse delle musiche già composte per Zaira, l’opera con la quale il 16 maggio 1829 aveva inaugurato il Teatro Ducale di Parma incontrando un sostanziale insuccesso. Fu invece trionfale l’accoglienza riservata dal pubblico veneziano ai Capuleti, che andarono in scena al Teatro La Fenice l’11 marzo 1830.ℹ
(dal plurale del latino opus, nel senso di “manufatto”) Spettacolo teatrale in cui l’azione si manifesta principalmente attraverso la musica e l’espressione canora dei personaggi. L’opera è un genere complesso, fondato sulla cooperazione tra testo letterario (libretto), allestimento scenico e musica, che ha comunque una funzione essenziale nel caratterizzare drammaticamente il lavoro (drammaturgia musicale). Le differenti possibilità di relazione che intercorrono tra musica, libretto e aspetti scenici rendono pressoché impossibile una definizione univoca di opera. A ciò si aggiungono le difficoltà causate dall’evoluzione compiuta in quattro secoli di storia, dalla presenza sotto una comune etichetta di generi tra loro estremamente lontani, dalle specificità nazionali (sotto il profilo sia drammaturgico sia organizzativo). L’opera nacque nell’Italia del primo Seicento (Firenze, Mantova, Roma) come spettacolo di corte con carattere prevalentemente celebrativo. Dalla fine degli anni trenta, con l’apertura a Venezia dei primi teatri pubblici a pagamento, si impose il modello dell’opera impresariale, che produsse in Italia, con la rapida e diffusa circolazione di cantanti, compositori, scenografi, l’attività di una miriade di sale teatrali sparse sul territorio (dalle grandi capitali dotate di numerosi palcoscenici ai piccoli centri) e una produzione sterminata di nuovi lavori (nel XVIII secolo e nella prima metà del XIX secolo i compositori arrivavano a scrivere tre o quattro novità all’anno). Tale modello si diffuse ben presto in Europa, imponendo nel Settecento – nelle tre declinazioni dell’opera seria, dell’opera buffa e poi dell’opera semiseria – il predominio italiano che perdura ancor oggi nei cartelloni dei teatri di tutto il mondo.
Imprenditore che si assume in prima persona la responsabilità economica di uno spettacolo teatrale, occupandosi dell’organizzazione logistica e della formazione del cast in accordo con i proprietari dei teatri. Come figura professionale la sua data di nascita coincide con quella degli spettacoli pubblici a Venezia nel 1637, quando la famiglia patrizia Tron affittò il teatro S. Cassiano alla compagnia formata dal librettista Benedetto Ferrari e dal compositore Francesco Manelliper la rappresentazione con ingresso a pagamento dell’Andromeda. Per questa prima fase si parla di opera mercenaria, cioè a pagamento; successivamente, tra Sei e Settecento, la figura dell’impresario si istituzionalizzò, dando vita a un sistema di produzione noto come opera impresariale, in cui si affittavano i teatri cittadini o delle famiglie nobili per periodi di tempo sempre più lunghi, al fine di potervi tenere una o più stagioni, incentrate sul reclutamento di una compagnia di canto e di ballo. Nella prima metà dell’Ottocento impresari quali Domenico Barbaja o Alessandro Lanari giunsero a controllare contemporaneamente più teatri in diverse città in Italia e all’estero. Nella seconda metà del secolo, a causa di un sistema produttivo sempre più di tipo industriale, di tipo industriale, l’iniziativa della produzione operistica fu assunta direttamente dalle case editrici (in Italia Ricordi, Lucca, Sonzogno), che soppiantarono progressivamente la figura dell’impresario nel determinare le scelte dei compositori e dei cantanti nei maggiori teatri del mondo. Nei teatri di oggi le competenze tradizionali dell’impresario sono suddivise tra diverse figure professionali, quali il sovrintendente, il direttore artistico e, in Germania, il Dramaturg.
Riduzione di una partitura operistica (ma anche di oratorio o balletto), consistente nelle parti vocali originali e in una sintesi per pianoforte delle parti orchestrali. Nacque come strumento professionale per cantanti e maestri accompagnatori alla fine del Settecento, ma conobbe grande diffusione nei due secoli successive, in funzione del successo mondiale del genere operistico e dell’allargamento della composizione sociale del pubblico, grazie all’abbassamento dei costi della stampa musicale consentito da tecniche quali la litografia. In questo contesto lo spartito era destinato prevalentemente al consumo domestico dei lavori teatrali più recenti e popolari: si usava infatti pubblicare dapprima solo le sezioni di maggior successo e di più facile esecuzione (arie e duetti), e solo se l’opera si affermava stabilmente nel repertorio veniva pubblicato lo spartito completo. Tali pubblicazioni rappresentavano spesso l’unico tramite tra il mondo del teatro e quanti avevano difficilmente accesso a esso, sia perché abitavano lontano dai maggiori centri di produzione sia per motivi economici; esse costituivano quindi un fondamentale mezzo di diffusione e popolarizzazione del repertorio operistico.
Insieme degli artisti che partecipano all'allestimento di un'opera. Tra il 1600 e il 1670 circa le compagnie, formate sul modello della compagnia dell'arte da cantanti-attori, compositori, poeti e scenografi, erano itineranti: esse si spostavano di città in città per allestire le stesse opere in diversi teatri di corte o pubblici. Successivamente, soprattutto in Italia fino a tutto l'Ottocento, il termine passò a indicare l'insieme dei cantanti ingaggiati da un teatro per un'intera stagione; nel resto d'Europa, e in particolare a Parigi, le compagnie erano permanenti e restavano legate anche per diversi anni a un singolo teatro.
Si evince dal timbro di partenza che la lettera è stata spedita in data 28 gennaio 1832 da Vincenzo Bellini.ℹ
L'edizione è incompleta.ℹ
Editore: Fabrizio Della Seta
Titolo: Le parole del teatro musicale
Pagine: VI, 13-14
Casa editrice: Carocci
Città: Roma
Data: 2010
Autore: Carmelo Neri
Titolo: Vincenzo Bellini. Nuovo Epistolario. 1819-1835
Pagine: VI, 13-14
Casa editrice: Agorà
Città: Catania
Data: 2005
Editore: Graziella Seminara
Titolo: Mio caro amico. Per un’edizione critica dell’Epistolario belliniano. Comitato Nazionale per le Celebrazioni Belliniane
Pagine: VI, 13-14
Casa editrice: Il Girasole Edizioni
Città: Valverde
Data: 2001
Editore: Graziella Seminara
Titolo: Vincenzo Bellini. Carteggi. Historiae Musicae Cultores
Pagine: VI, 13-14
Casa editrice: Leo S. Olschki Editore
Città: Firenze
Data: 2017