Università di Pisa

Esame di Codifica di Testi a.a. 2019/2020

Università di Pisa

Lettera
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Parigi, Giugno 1835

Vincenzo Bellini a Eleonora Statella, Duchessa di Sammartino. Minuta di lettera.

Museo civico belliniano. Un foglio, una facciata, verso.

Edizioni: NERI2005 p. 422 OLSCHKI2017 p. 527 n. 458/1

Ubicazione maggio 2018: Casa natale, Sala B, vetrina 6, ripiano 2, III formato(numero di carte e misure): c.1rv - Lettera, originale, con firma autografa, busta. 203 x 134

Stato fisico: La lettera presenta strappi sui margini della pagina, pieghe e buchi, alcune parole sono incomprensibili e vi è la presenza di macchie d'inchiostro,sbavature e freghi. In trasparenza si nota il testo presente sull'altra faccia del foglio. Sono presenti nellla pagina, delle linee che delimitano una porzione del testo.

Lingua: Italiano

Pregiatissima Sig.ra Duchessa (Eleonora Statella, Duchessa di Sammartino)

Aspettava il momento che l'edizione

della Beatrice (di Tenda) fosse terminata.

Aspettai il momento che l'edizione

della mia Beatrice (di Tenda) fosse completata

per offrirle in uno all’esemplare

della detta opera, i miei più distinti

ringraziamenti per l’onore che con

tanta \affettuosa/ bontà ha voluto accordarmi

nell'accettare la dedica

lettera

[1] nota Seminara2017 n.677, p. 400 - Eleonora Statella (1791-1836), discendente dalla famiglia dei principi di Cassaro, era consorte di Stefano Notarbatolo, duca di Sammartino; quando nel 1818 questi era stato nominato Intendente del Valle di Catania, si era trasferita con lui nella città etnea. Nella residenza catanese la duchessa di Sammartino accolse con liberalità il giovane Bellini, che divenne compagno di svaghi e di musica del fratello Enrico.

[2] (nota Seminara2017 n.698, p. 527) - Nel recto del medesimo foglio vi è una minuta indirizzata a Federico Doca, datata «Parigi 21: Giugno» (Lettera 466).

[3] - Con i termini Beatrice e opera, Vincenzo Bellini si riferisce al melodramma Beatrice di Tenda.