Il compositore Vincenzo Bellini scrive questa lettera all'amico ed esule banchiere Gaetano Cobianchi il 22 gennaio 1835. Il motivo della missiva è legato all'invito del suddetto amico a teatro. Qui si sarebbe tenuta la prima rappresentazione dell'opera del compositore catanese. Quest'ultimo ha infatti riservato un posto numerato per Cobianchi.
La lettera è in buone condizioni fisiche: è composta da un solo folio, piegato in più parti, con testo presente sia nel fronte che nel retro. La carta è sottile e di colore beige, mentre l'inchiostro usato è di colore nero. Nel fronte del folio la scrittura occupa principalmente la parte destra di quest'ultimo, intensificandosi in basso a destra, mentre nel retro del foglio, essa è posta nella parte centrale, orientata sempre da sinistra verso destra. I due timbri, posti nella parte superiore del retro della lettera, uno accanto all'altro, sono parzialmente leggibili.
La lettera si trova nel Museo Belliniano di Catania: in esposizione nella Casa Natale, sala B, vetrina 4, ripiano 2, II
132 x 203 mm
Il corpo della lettera è stato scritto in italiano di inizio Ottocento, fatta eccezione del termine "stalle", mentre l'indirizzo del destinatario è completamente in francese.
Vincenzo Bellini è stato un compositore italiano tra i più noti del XIX secolo. Nasce a Catania il 3 novembre 1801 dove studia musica fino a 18 anni, poi si trasferisce a Napoli nel 1819. Sei anni più tardi presenta al teatro del conservatorio la sua prima opera e, solo l'anno successivo con l'opera "Bianca e Fernando" arriva il successo tanto sperato. Nel 1827 Bellini lascia Napoli per recarsi a Milano, al fine di rappresentare un'Opera al Teatro della Scala. Ed è proprio qui che con le opere "Il Pirata" prima, e "La Sonnambula" poi, viene riconosciuto come uno dei più grandi operisti italiani. Dato il grande successo ottenuto nel Bel Paese, Bellini decide di trasferirsi a Parigi: qui entra in contatto con alcuni dei più grandi compositori d'Europa, realizzando un'opera francese per il Teatro dell'Opéra. Muore il 23 settembre 1835, a soli 33 anni.
Gaetano Cobianchi nasce a Intra il 6 agosto 1794; giovanissimo entra nelle Guardie d'Onore del vicerè Eugenio di Beauharnais, rimanendovi fino alla caduta del Regno d'Italia. Successivamente, diviene banchiere. Nel 1820 trovandosi a Napoli per lavoro assiste allo scoppio e al trionfo della rivoluzione. Decide così di arruolarsi volontario nell'esercito costituzionale e, durante la battaglia di Rieti, dopo essere stato ferito viene fatto prigioniero dalle truppe austriache. Dopo un breve periodo di carcere a Napoli, viene liberato e costretto a rifugiarsi a Malta, isola che lascia ben presto dirigendosi prima a Parigi e poi in Svizzera, dove vive in clandestinità. Nel 1832 si sposa a Londra e nel 1848 torna a vivere stabilmente a Parigi, dove lavora per la legazione sabauda in Francia come corrispondente segreto di re Carlo Alberto. Muore a Parigi nel 1866.
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Note
1. "Mio caro Amico" : Bellini si riferisce all'amico Gaetano CobianchiBibliografia
1. Neri, 2005Il progetto è stato relizzato per l'esame di Codifica di Testi del professore Angelo Mario del Grosso (a.a 2019-2020) da Francesca Moretti e Lorenzo Tafi.