Biografia di Vincenzo Bellini
❮❯I primi anni: Catania
Bellini nacque a Catania (nel Regno di Sicilia), presso un appartamento in affitto di Palazzo Gravina Cruyllas, in Piazza San Francesco d'Assisi, il 3 novembre del 1801, figlio di Rosario Bellini e di Agata Ferlito. Fu figlio e nipote d'arte: suo padre fu infatti un compositore minore, mentre il nonno paterno, Vincenzo Tobia Nicola Bellini, fu un rinomato compositore di musiche sacre originario di Torricella Peligna(nell'Abruzzo Citeriore, una regione del Regno di Napoli), già attivo a Petralia Sottana e trapiantato, in seguito alla sua scritturazione da parte di Ignazio Paternò Castello, a Catania, dove visse presso via Santa Barbara.
Il piccolo Vincenzo dimostrò precocemente un interesse nei confronti della musica e intorno all'età di 14 anni si trasferì a studiare dal nonno il quale ne intuì l'alta predisposizione verso la composizione. Intorno al 1817 la sua produzione si fa particolarmente intensa, per convincere il senato civico ad ottenere una borsa di studio per il perfezionamento da effettuarsi al Real Collegio di Musica di San Sebastiano, con una supplica datata al 1818.
Nel 1819 ottenne la borsa di 36 onze annue grazie all'interesse dell'intendente del Vallo, il duca di Sammartino. Partì da Messina, ospite dello zio padrino Francesco Ferlito, il 14 giugno e giunse al porto di Napoli dopo cinque giorni di tempesta, scampando fortunosamente ad un naufragio.
Gli studi musicali a Napoli
A Napoli fu allievo di Giacomo Tritto, ma conosciuto Nicola Antonio Zingarelli preferì seguire quest'altro, il quale lo indirizzò verso lo studio dei classici e il gusto per la melodia piana ed espressiva, senza artifici e abbellimenti, secondo i dettami della scuola musicale napoletana. Tra i banchi del conservatorio ebbe come condiscepoli Saverio Mercadante ed il musicista patriota Piero Maroncelli, ma soprattutto conobbe il calabrese Francesco Florimo, la cui fedele amicizia lo accompagnerà per tutta la vita e dopo la morte, allorché Florimo diventerà bibliotecario del conservatorio di Napoli e sarà tra i primi biografi dell'amico prematuramente scomparso.
In questo periodo, Bellini compose musica sacra, alcune sinfonie d'opera e alcune arie per voce e orchestra, tra cui la celebre Dolente immagine il cui testo è attribuito alla sua fiamma di allora, Maddalena Fumaroli, opera oggi nota solo nelle successive rielaborazioni per voce e pianoforte.
Nel 1825 presentò al teatrino del conservatorio la sua prima opera, Adelson e Salvini, come lavoro finale del corso di composizione. L'anno dopo colse il primo grande successo con Bianca e Fernando, andata in scena al teatro San Carlo di Napoli col titolo ritoccato in Bianca e Gernando per non mancare di rispetto al principe Ferdinando di Borbone.
L'anno seguente il celebre Domenico Barbaja commissionò a Bellini un'opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Partendo da Napoli, il giovane compositore lasciò alle spalle l'infelice passione per Maddalena Fumaroli, la ragazza che non aveva potuto sposare per l'opposizione del padre di lei, contrario al matrimonio con un "suonatore di cembalo".
Esperienza nel nord Italia
Sia Pirata (1827) sia La straniera (1829) ottennero alla Scala un clamoroso successo: la stampa milanese riconosceva in Bellini l'unico operista italiano in grado di contrapporre a Gioachino Rossini uno stile personale da cui prende la bellezza proprio quest'ultimo, basato su una maggiore aderenza della musica al dramma e sul primato del canto espressivo rispetto al canto fiorito.
Meno fortuna ebbe nel 1829 Zaira, rappresentata a Parma per inaugurare il nuovo Teatro Ducale di Parma (oggi Teatro Regio di Parma) e la cui rappresentazione riscosse scarso successo. Lo stile di Bellini mal si adattava ai gusti del pubblico di provincia, più tradizionalista. Delle cinque opere successive, le più riuscite sono non a caso quelle scritte per il pubblico di Milano (La sonnambula, e Norma, entrambe andate in scena nel 1831) e Parigi (I puritani - 1835). In questo periodo compose anche due opere per il Teatro La Fenice di Venezia: I Capuleti e i Montecchi (1830), per i quali adattò parte della musica scritta per Zaira, e la sfortunata Beatrice di Tenda (1833).
Parigi, gli ultimi anni e la morte
La svolta decisiva nella carriera e nell'arte del musicista catanese coincise con la sua partenza dall'Italia alla volta di Parigi. Qui Bellini entrò in contatto con alcuni dei più grandi compositori d'Europa, tra cui Fryderyk Chopin, e il suo linguaggio musicale si arricchì di colori e soluzioni nuove, pur conservando intatta l'ispirazione melodica di sempre. Gioachino Rossini che viveva a Parigi, lo considerava il suo pupillo. Oltre ai Puritani, scritti in italiano per il Théâtre-Italien, diretto da Rossini, a Parigi Bellini compose numerose romanze da camera di grande interesse, alcune delle quali in francese, dimostrandosi pronto a comporre un'opera in francese per il Teatro dell'Opéra di Parigi.
La sua carriera e la sua vita furono però stroncate a meno di 34 anni da un'infezione intestinale amebica probabilmente contratta all'inizio del 1830.
Bellini fu sepolto nel cimitero di Père-Lachaise, con un monumento funebre realizzato da Carlo Marochetti, dove rimase per oltre 40 anni, vicino a Chopin e a Cherubini. Rossini fu tra coloro che portarono il feretro. Il 23 ottobre 1876 la salma, traslata da Père Lachaise fu inumata nel duomo di Catania con una cerimonia descritta dall'amico compositore Francesco Florimo.
Nelle varie tappe che segnarono il ritorno in Patria, il feretro del compositore fu accolto ovunque con calore e commozione. Giunto infine nella sua città natale, vennero celebrate le solenni esequie, a cui parteciparono migliaia di catanesi, alcuni parenti del compositore (tra cui due fratelli ancora in vita), e una folta rappresentanza di autorità civili, militari e religiose. In onore del ritorno in Patria delle sue spoglie la sua città natale riprodusse l'Arco di Trionfo di Parigi in ricordo del soggiorno francese del musicista.
La tomba fu realizzata dallo scultore Giovanni Battista Tassara, mentre il monumento cittadino fu opera di Giulio Monteverde.
Amici, parenti e colleghi di Bellini
❮❯
Lista Persone
Sophia
Johnstone
Duchessa di Cannizzaro
Sesso: F
Nascita:
Gran Bretagna
Morte:
1841
309
Sophia Johnstone, scozzese di nascita, che nel 1814 aveva sposato Francis Platamone, conte di Sant’Antonio; questi, di nobili ascendenze siciliane, nel 1830 aveva acquisito il titolo di duca di Cannizzaro. La coppia si muoveva tra Londra e Parigi, ma privilegiava la splendida residenza di Wimbledon, nota come “Warren House”, dove teneva soirées musicali destinate all’alta società londinese.
Francis
Platamone
Sesso: M
309
Francis Platamone, conte di Sant’Antonio; questi, di nobili ascendenze siciliane, nel 1830 aveva acquisito il titolo di duca di Cannizzaro.
Giuditta
Maria
Costanza
Pasta
Negri
Sesso: F
Nascita:
1797
Saronno
Varese
Italia
Morte:
1865
Como
Como
Italia
83
Giuditta Negri (Saronno, 1797 - Como, 1865), soprano, nel 1816 aveva sposato l'avvocato Giuseppe Pasta e ne aveva assunto il cognome. Cantò la parte di Corinna nella première de Il Viaggio a Reims di Rossini (Théâtre Italien, 19 giugno 1825) e fu apprezzata nei ruoli di Nina in Nina, o siaLa pazza per amore di Paisiello, di Romeo in Giulietta e Romeo di Zingarelli, di Medea in Medea in Corinto di Johann Simon Mayr. Erede della tradizione belcanistica tramandata dal celebre sopranista Girolamo Crescentini, venne ammirata anche per le doti attoriali; tenne il ruolo della protagonista nelle prime rappresentazioni di Sonnambula, Norma,Beatrice di Tenda.
https://viaf.org/viaf/76494131/http://www.treccani.it/enciclopedia/pasta-giuditta-nata-negri_(Enciclopedia-Italiana)/
R[...]
Sesso:
Nascita:
Morte:
Non identificato
Miss
Waite
Sesso: F
Nascita:
Morte:
Non identificato
Impresario
Pierre-François
Laporte
Sesso: M
Nascita:
1790
Morte:
Parigi
1841
290 - 291
Pierre-François Laporte (1790 – Parigi, 1841) era un impresario francese che dirigeva il King’s Theatre di Londra. Nel 1828 propose a Bellini una scrittura che prevedeva la messa in scena del Pirata e la composizione di una nuova opera per il principale teatro londinese, ma il progetto non andò in porto per le eccessive pretese finanziarie del musicista. Alla fine del 1832 Bellini riprese i contatti con Laporte e il 10 maggio 1833 giunse a Londra; dopo aver assistito al Teatro Drury Lane a una versione in lingua inglese di Sonnambula con Maria Malibran nella parte di Amina, il 20 giugno 1833 mise in scena Norma al King’s Theatre, con Giuditta Pasta nel ruolo della protagonista.
https://en.wikisource.org/wiki/A_Dictionary_of_Music_and_Musicians/Laporte,_Pierre
Maria
Malibran
Sesso: F
Nascita:
Parigi
Parigi
Francia
1808
Morte:
Manchester
Manchester
Inghilterra
1836
282
Maria Malibran (Parigi, 1808 - Manchester, 1836), mezzosoprano, era figlia del celebre tenore Manuel García. Aveva esordito al King’s Theater di Londra nel 1825, tenendo il ruolo di Rosina ne Il barbiere di Siviglia di Rossini. Dopo una tournée in America negli anni 1825 e 1826, durante la quale aveva sposato il banchiere Eugène Malibran, nel 1827 era tornata in Europa e – tra il 1828 e il 1831 – si era esibita all’Opéra e al Théâtre Italien e di nuovo al King’s Theater. Dopo la fine del matrimonio con Eugène Malibran, si era legata al violinista e compositore francese Charles-Auguste de Bériot, che avrebbe sposato nel 1836 e dal quale avrebbe avuto un figlio. Nel 1833 fu attiva al Teatro di San Carlo, dove si esibì ne I Capuleti e i Montecchi, in Sonnambula e in Norma; nel 1834fu scritturata dal duca Carlo Visconti di Modrone al Teatro alla Scala, dove cantò in diversi allestimenti di Norma nonché in Sonnambula, nei Capuleti e in Beatrice di Tenda.
http://viaf.org/viaf/9855564/#Malibr%C3%A1n,_Mar%C3%ADa_1808-1836
Giuditta
Cantù
Turina
Sesso: F
Nascita:
1803
Milano
Milano
Morte:
1871
165
Giuditta Cantù (Milano, 1803 - 1871)era figlia di un agiato commerciante e della nobile Carolina Sopransi. Nel 1819 aveva sposato il facoltoso imprenditore Ferdinando Turina (Casalbuttano, 1795 - Milano, 1869), dal quale non aveva avuto figli. Conobbe Bellini nell'aprile del 1828, in occasione dell'inaugurazione del Teatro Carlo Felice di Genova con l'opera Bianca e Fernando, e iniziò con lui una relazione sentimentale che sarebbe durata fino alla partenza del musicista per Londra nell'aprile del 1833. A lei Bellini dedicò la «Gran Scena ed aria finale "Deh non ferir, ah, sentimi"» dell'opera Bianca e Fernando.
http://viaf.org/viaf/3324410/#Turina,_Giuditta_Cantu%CC%80,_1803-1871
Ferdinando
Turina
Sesso: M
Nascita:
1795
Casalbuttano
Cremona
Italia
Morte:
1896
Milano
Milano
Italia
165
Ferdinando Turina (Casalbuttano, 1795 - Milano, 1869). Facoltoso imprenditore impegnato nella produzione e nel commercio della seta, era marito di Giuditta Cantù. Definito da Bellini «Ferdinando l’impassibile» (lettera a Giuditta dell’11 gennaio 1830), nel 1833 divorziò dalla moglie.
Carlo
Balocchi
Sesso: M
Nascita:
1770
Vercelli
Vercelli
Italia
Morte:
1850
Milano
Milano
Italia
Carlo Balocchi, impresario, dal 1826 al 1832 ebbe in gestione il Teatro alla Scala insieme a Domenico Barbaja, Giuseppe Crivelli e Giovanni Battista Villa.
Domenico
Barbaja
Sesso: M
Nascita: 10 agosto 1778
Milano
Milano
Italia
Morte: 19 ottobre 1841
Posillipo
Napoli
Italia
81
Domenico Barbaja (Milano, 1778 - Posillipo, 1841), impresario. Nel 1809 fu nominato Sovrintendente dei Teatri di Napoli e dal 1821 al 1828 ebbe in gestione a Vienna il Kärntnertortheater e il Theater an der Wien; nel 1826 – insieme a Carlo Balocchi, Giuseppe Crivelli e Giovanni Battista Villa – assunse l’appalto del Teatro alla Scala, che mantenne fino al 1832. Fu Barbaja a scritturare Bellini al Teatro San Carlo per la rappresentazione di Bianca e Gernando e a portarlo quindi a Milano nel 1827, con la commissione di un’opera per la Scala.
http://viaf.org/viaf/64747908http://www.treccani.it/enciclopedia/domenico-barbaja/
Vincenzo
Salvatore
Carmelo
Francesco
Bellini
Il Cigno
Cavaliere della Legione d'onore
Sesso: M
Nascita: 3 novembre 1801
Catania
Catania
Italia
Morte: 23 settembre 1835
Puteaux
Paris
France
I primi anni: Catania
Bellini nacque a Catania (nel Regno di Sicilia), presso un appartamento in affitto di Palazzo Gravina Cruyllas, in Piazza San Francesco d'Assisi, il 3 novembre del 1801, figlio di Rosario Bellini e di Agata Ferlito. Fu figlio e nipote d'arte: suo padre fu infatti un compositore minore, mentre il nonno paterno, Vincenzo Tobia Nicola Bellini, fu un rinomato compositore di musiche sacre originario di Torricella Peligna(nell'Abruzzo Citeriore, una regione del Regno di Napoli), già attivo a Petralia Sottana e trapiantato, in seguito alla sua scritturazione da parte di Ignazio Paternò Castello, a Catania, dove visse presso via Santa Barbara.
Il piccolo Vincenzo dimostrò precocemente un interesse nei confronti della musica e intorno all'età di 14 anni si trasferì a studiare dal nonno il quale ne intuì l'alta predisposizione verso la composizione. Intorno al 1817 la sua produzione si fa particolarmente intensa, per convincere il senato civico ad ottenere una borsa di studio per il perfezionamento da effettuarsi al Real Collegio di Musica di San Sebastiano, con una supplica datata al 1818.
Nel 1819 ottenne la borsa di 36 onze annue grazie all'interesse dell'intendente del Vallo, il duca di Sammartino. Partì da Messina, ospite dello zio padrino Francesco Ferlito, il 14 giugno e giunse al porto di Napoli dopo cinque giorni di tempesta, scampando fortunosamente ad un naufragio.
Gli studi musicali a Napoli
A Napoli fu allievo di Giacomo Tritto, ma conosciuto Nicola Antonio Zingarelli preferì seguire quest'altro, il quale lo indirizzò verso lo studio dei classici e il gusto per la melodia piana ed espressiva, senza artifici e abbellimenti, secondo i dettami della scuola musicale napoletana. Tra i banchi del conservatorio ebbe come condiscepoli Saverio Mercadante ed il musicista patriota Piero Maroncelli, ma soprattutto conobbe il calabrese Francesco Florimo, la cui fedele amicizia lo accompagnerà per tutta la vita e dopo la morte, allorché Florimo diventerà bibliotecario del conservatorio di Napoli e sarà tra i primi biografi dell'amico prematuramente scomparso.
In questo periodo, Bellini compose musica sacra, alcune sinfonie d'opera e alcune arie per voce e orchestra, tra cui la celebre Dolente immagine il cui testo è attribuito alla sua fiamma di allora, Maddalena Fumaroli, opera oggi nota solo nelle successive rielaborazioni per voce e pianoforte.
Nel 1825 presentò al teatrino del conservatorio la sua prima opera, Adelson e Salvini, come lavoro finale del corso di composizione. L'anno dopo colse il primo grande successo con Bianca e Fernando, andata in scena al teatro San Carlo di Napoli col titolo ritoccato in Bianca e Gernando per non mancare di rispetto al principe Ferdinando di Borbone.
L'anno seguente il celebre Domenico Barbaja commissionò a Bellini un'opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Partendo da Napoli, il giovane compositore lasciò alle spalle l'infelice passione per Maddalena Fumaroli, la ragazza che non aveva potuto sposare per l'opposizione del padre di lei, contrario al matrimonio con un "suonatore di cembalo".
Esperienza nel nord Italia
Sia Pirata (1827) sia La straniera (1829) ottennero alla Scala un clamoroso successo: la stampa milanese riconosceva in Bellini l'unico operista italiano in grado di contrapporre a Compositore: Gioachino Rossini uno stile personale da cui prende la bellezza proprio quest'ultimo, basato su una maggiore aderenza della musica al dramma e sul primato del canto espressivo rispetto al canto fiorito.
Meno fortuna ebbe nel 1829 Zaira, rappresentata a Parma per inaugurare il nuovo Teatro Ducale di Parma (oggi Teatro Regio di Parma) e la cui rappresentazione riscosse scarso successo. Lo stile di Bellini mal si adattava ai gusti del pubblico di provincia, più tradizionalista. Delle cinque opere successive, le più riuscite sono non a caso quelle scritte per il pubblico di Milano (La sonnambula, e Norma, entrambe andate in scena nel 1831) e Parigi (I puritani - 1835). In questo periodo compose anche due opere per il Teatro La Fenice di Venezia: I Capuleti e i Montecchi (1830), per i quali adattò parte della musica scritta per Zaira, e la sfortunata Beatrice di Tenda (1833).
Parigi, gli ultimi anni e la morte
La svolta decisiva nella carriera e nell'arte del musicista catanese coincise con la sua partenza dall'Italia alla volta di Parigi. Qui Bellini entrò in contatto con alcuni dei più grandi compositori d'Europa, tra cui Compositore: Fryderyk Chopin, e il suo linguaggio musicale si arricchì di colori e soluzioni nuove, pur conservando intatta l'ispirazione melodica di sempre. Compositore: Gioachino Rossini che viveva a Parigi, lo considerava il suo pupillo. Oltre ai Puritani, scritti in italiano per il Théâtre-Italien, diretto da Compositore: Rossini, a Parigi Bellini compose numerose romanze da camera di grande interesse, alcune delle quali in francese, dimostrandosi pronto a comporre un'opera in francese per il Teatro dell'Opéra di Parigi.
La sua carriera e la sua vita furono però stroncate a meno di 34 anni da un'infezione intestinale amebica probabilmente contratta all'inizio del 1830.
Bellini fu sepolto nel cimitero di Père-Lachaise, con un monumento funebre realizzato da Carlo Marochetti, dove rimase per oltre 40 anni, vicino a Compositore: Chopin e a Cherubini. Rossini fu tra coloro che portarono il feretro. Il 23 ottobre 1876 la salma, traslata da Père Lachaise fu inumata nel duomo di Catania con una cerimonia descritta dall'amico compositore Francesco Florimo.
Nelle varie tappe che segnarono il ritorno in Patria, il feretro del compositore fu accolto ovunque con calore e commozione. Giunto infine nella sua città natale, vennero celebrate le solenni esequie, a cui parteciparono migliaia di catanesi, alcuni parenti del compositore (tra cui due fratelli ancora in vita), e una folta rappresentanza di autorità civili, militari e religiose. In onore del ritorno in Patria delle sue spoglie la sua città natale riprodusse l'Arco di Trionfo di Parigi in ricordo del soggiorno francese del musicista.
La tomba fu realizzata dallo scultore Giovanni Battista Tassara, mentre il monumento cittadino fu opera di Giulio Monteverde.
http://viaf.org/viaf/39560983https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Bellini
Michele
Costa
Sesso: M
Nascita: 4 febbraio 1808
Napoli
Napoli
Italia
Morte: 29 aprile 1884
Hove
East Sussex
Great Britain
510
Michele Costa (Napoli, 1808 - Hove, Sussex, 1884), al quale l'impresario del King's Theatre, Pierre François Laporte, aveva affidato la direzione dei Puritani. Costa aveva studiato al Real Collegio di Musica di San Sebastiano con Tritto, Furno e Zingarelli; nel 1829 si era trasferito in Inghilterra ed era stato assunto - prima come maestro al cembalo, poi come direttore d'orchestra - al King's Theatre di Londra. Qui nel 1835 diresse sia I Puritani che il Marin Faliero, con gli stessi interpreti che avevano cantato a Parigi.
http://viaf.org/viaf/17415171https://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Costa
Giuseppe
Crivelli
Sesso: M
Nascita:
1770
Morte: 1831
Milano
Milano
Italia
125
Giuseppe Crivelli (1770 ca. - Milano, 1831), impresario. Tra il 1804 e il 1806 tenne in gestione il Teatro Regio di Torino e nel 1821 rilevò l’impresa del Teatro La Fenice. Dal 1826 amministrava anche il Teatro alla Scala insieme a Domenico Barbaja, Carlo Balocchi e Giovanni Battista Villa.
Agata
Ferlito
Sesso: F
Nascita: 1778
Catania
Catania
Italia
Morte: 1842
Catania
Catania
Italia
Agata Ferlito (Catania, 1778 -1842) apparteneva a una famiglia relativamente agiata poiché il padre Carmelo era funzionario presso l’amministrazione catanese. Sposò Rosario Bellini il 17 gennaio 1801 e con lui si stabilì in un modesto appartamento di tre stanze ricavato dalle dépendances del settecentesco palazzo Gravina Cruylas, situato in Largo San Francesco a Catania . I due coniugi ebbero sette figli: Vincenzo, il primogenito, nel 1801, Carmelo nel 1803, Francesco nel 1804, Michela nel 1806, Giuseppa nel 1807, Mario nel 1810, Maria nel 1813.
Vincenzo
Ferlito
Sesso: M
Nascita: 1780
Catania
Catania
Italia
Morte: 1850
London
Greater London
Great Britain
77
Vincenzo Ferlito (Catania, 1780 ca. - 1850) era zio materno di Compositore: Bellini; aveva sposato Rosaria Maugeri, indicata dal musicista come “zia Sara”. Bellini si rivolgeva a lui per far pervenire proprie notizie alla famiglia.
Vincenzo
Gabussi
Sesso: M
Nascita: 1800
Bologna
Bologna
Italia
Morte: 12 dicembre 1846
London
Greater London
Great Britain
309
Il compositore bolognese Vincenzo Gabussi (Bologna, 1800 - Londra, 1846), dopo gli studi con Stanislao Mattei, aveva esordito come operista al Teatro Comunale di Modena il 12 febbraio 1825 con I furbi al cimento; nella seconda metà degli anni venti si era trasferito a Londra, dove si era affermato come insegnante di canto e come autore di romanze da camera.
http://viaf.org/viaf/88959020http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-gabussi_(Dizionario-Biografico)/
Francesco
Paternò
Castello
duca di Carcaci
Sesso: M
Nascita: 15 agosto 1786
Catania
Catania
Italia
Morte: 8 aprile 1854
Catania
Catania
Italia
220
Francesco Paternò Castello (Catania, 1786 - 1854), nel 1838 – alla morte del nipote Mario – sarebbe diventato VII duca di Carcaci e Gentiluomo di Camera di Ferdinando II, re delle Due Sicilie. Nel 1826 venne nominato primo direttore dell’Accademia Gioenia di Catania e fu autore di una Descrizione di Catania e delle cose notevoli ne’ dintorni di essa (Catania, Giuntini, 1841). Compositore dilettante, era un ammiratore del musicista che si premurava di inviargli gli spartiti delle proprie opere.
http://viaf.org/viaf/208235133https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Paternò_Castello
Carlo
Pepoli
conte
Sesso: M
Nascita: 22 luglio 1796
Bologna
Bologna
Italia
Morte: 7 dicembre 1881
Bologna
Bologna
Italia
331
Carlo Pepoli (Bologna, 1796 - 1881) aveva predisposto il libretto dei Puritani. Amico di Giacomo Leopardi, aveva partecipato ai moti carbonari del 1831 e - dopo esser stato detenuto in carcere a Venezia - nel 1833 si era recato in esilio a Parigi; in quello stesso anno aveva pubblicato una raccolta di scritti in due volumi (Prose. Volume primo e Versi. Volume primo) presso l'editore Vignier di Ginevra. Il poeta bolognese conobbe Compositore: Bellini nel salotto di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nel quale si fece apprezzare anche come autore di testi per musica: i suoi versi furono intonati da Compositore: Michele Costa, Vincenzo Gabussi, Rossini e Vaccaj, nonche' dallo stesso Compositore: Bellini.
http://viaf.org/viaf/79049762http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-pepoli_(Dizionario-Biografico)
Francesco
Pollini
Sesso: M
Nascita: 26 marzo 1762
Lubiana
Lubiana
Slovenia
Morte: 17 settembre 1846
Milano
Milano
Italia
Compositore e didatta, Francesco Pollini (Lubiana, 1762 - Milano, 1846) aveva studiato con Mozart a Vienna e a Napoli con Zingarelli ed era autore di musica sacra e strumentale; aveva anche scritto un Metodo pel clavicembalo (Milano, Ricordi, 1812) impiegato in quegli anni al Conservatorio di Milano, dove nel 1809 era stato chiamato a occupare la cattedra di pianoforte. Insieme alla moglie Marianna Gasparini, che era cantante dilettante, Pollini accolse Compositore: Bellini come un figlio quando il giovane musicista giunse a Milano. A lui Bellini dedicò la riduzione per canto e pianoforte della SonnambulaSonnambula, edita da Ricordi nel 1831; dedicate a Marianna Pollini, sono invece le Sei ariette per camera, pubblicate da Ricordi in quello stesso anno.
http://viaf.org/viaf/22328380https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Pollini
Felice
Romani
Sesso: M
Nascita: 31 gennaio 1788
Genova
Genova
Italia
Morte: 28 gennaio 1865
Moneglia
Genova
Italia
75
Felice Romani (Genova, 1788 - Moneglia, 1865), librettista. Bellini, che lo conobbe al suo arrivo a Milano, a lui si affidò per i libretti di tutte le opere composte tra il 1827 e il 1833, dal Pirata a Beatrice di Tenda. Sul profilo intellettuale e artistico di Romani cfr. Alessandro Roccatagliati, Felice Romani librettista, Lucca, LIM, 1996.
http://viaf.org/viaf/19683628http://www.treccani.it/enciclopedia/felice-romani_(Dizionario-Biografico)
Giovanni Battista
Rubini
Sesso: M
Nascita: 7 aprile 1794
Romano di Lombardia
Bergamo
Italia
Morte: 3 marzo 1854
Romano di Lombardia
Bergamo
Italia
77
Giovanni Battista Rubini (Bergamo, 1794 - 1854) era un tenore di straordinario talento, dotato di una grande estensione nel registro acuto. Tenne il ruolo di Gernando nella prima rappresentazione di Bianca e Gernando e fu creatore delle parti di Gualtiero nel Pirata, di Elvino in Sonnambula e di Arturo nei Puritani; con queste interpretazioni contribuì al successo delle tre opere belliniane e si impose come prototipo del tenore romantico.
Rubini fu il tenore interprete di Arturo nella prima assoluta dei Puritani il 24 gennaio 1835 al Théâtre de la comédie italienne, Parigi.
http://viaf.org/viaf/89373781http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-battista-rubini_(Dizionario-Biografico)
Cristina
Trivulzio di Belgiojoso
principessa
Sesso: F
Nascita: 28 giugno 1808
Milano
Milano
Italia
Morte: 15 luglio 1871
Milano
Milano
Italia
145
Cristina Trivulzio (Milano, 1808 - 1871), figlia del marchese Gerolamo, che nel 1824 aveva sposato il principe Emilio Barbiano di Belgiojoso d'Este. Nel 1831 si sarebbe rifugiata a Parigi per sfuggire alla polizia austriaca, che ne conosceva i legami con gli intellettuali italiani impegnati nella causa risorgimentale. Il suo salotto - tenuto in un lussuoso palazzo di Rue d'Anjou - fu uno dei luoghi di incontro più élitari della capitale francese, frequentato da artisti e intellettuali come Augustin Thierry, Alexis-Charles-Henri de Tocqueville, Alexandre Dumas padre, Victor Hugo, Honoré de Balzac, George Sand, François-René de Chateaubriand, Heirich Heine, Fryderyk Chopin, Franz Liszt, Johann Adam Hiller.
http://viaf.org/viaf/59152953http://www.treccani.it/enciclopedia/cristina-belgioioso-trivulzio_(Enciclopedia-Italiana)
Nicola
Vaccaj
Sesso: M
Nascita: 15 marzo 1790
Tolentino
Macerata
Italia
Morte: 5 agosto 1848
Pesaro
Pesaro e Urbino
Italia
85
Nicola Vaccaj (Tolentino, Macerata 1790-Pesaro, 1848), allievo di Paisiello a Napoli, esordì come operista nel 1815. La sua opera più celebre fu Giulietta e Romeo su libretto di Romani, messa in scena al Teatro della Cannobiana di Milano il 31 ottobre 1825; lo stesso Romani nel 1830 avrebbe rivisto il libretto per l’opera di Bellini I Capuleti e i Montecchi. Vaccaj fu noto anche come didatta e nel 1832 pubblicò a Londra un Metodo pratico di Canto Italiano per camera diviso in 15 lezioni, che fu ristampato e tradotto in diverse lingue sino alle soglie del XX secolo.
http://viaf.org/viaf/46872491http://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-vaccai_(Enciclopedia-Italiana)/
Giovanni
Battista
Villa
Sesso: M
Nascita:
Morte:
83
Giovanni Battista Villa, impresario, dal 1826 al 1832 ebbe in gestione il Teatro alla Scala insieme a Carlo Balocchi, Domenico Barbaja e Giuseppe Crivelli.