Parigi, 14 febbraio 1834.
	Vincenzo Bellini a Giovanni Galeota
1. Minuta di lettera.
	
	
	
 
	
	
	
	
	
	
					
	
	Parigi 
	14 Febrajo
	
	
		
	
Preg.mo 
	Sig.re 
	Cavaliere 
	(Giovanni Galeota) quatriemecote fil		
   
Il lusinghiero invito che per suo GG mezzo
    
 ricevo della Nobile Società per scrivere
    
 un' opera al nostro Gran teatro (Teatro San Carlo)  mi
    
 reca la più piacevole sodisfazione che
    
 si possa sentire ;
    
	io non potrei ris-
    
pondere a tale onore che impegnando-
    
mi vi è più a comporre l' opera che mi
    
 si chiede con tutta l'attenzione ed e con quei		
    
 mezzi che la natura m’ accorda , e
    
 perciò sono nel dispiacente caso di non 
    
 potermi applicare e finire il mio spar- 
    
 tito per l'epoca che si desidera; stante
    
 un contratto conchiuso col questo R.(eale)	
    
 T.(eatro) Italiano di Parigi per comporre	   
    
 un' opera seria e darla in scena nella
    
 fine di quest' anno. È mio sistema	
    
 per scrivere di mai accollarmi tanta
    
fattiga in una volta per fare il più    
    
xxxxxxxx possibile per evitare i fiaschi
    
per quanto mi è sempre possibile, e così giu
    
giustificare il prezzo che richiedono le	   
    
 mie opere, ove ne impiego di tempo in ognuna quanto 
    	 
   		
	 	
    
 i miei colleghi in tre o quattro ; quindi	
    
 io sono pronto e con estremo piacere ad accettare l'impegno  
    
di scrivere un'opera pel mio paese che
    
che mi allevò vide crescere e allevò nella
    
difficile mia arte; ma non posso pro-
    
mettere d'applicarmi al lavoro pri-
    
 ma d'aver finito quello per Parigi
    
ma potrei forse dar l'opera pel 30: Mag-
    
gio del 1835: toltone circostanze im-
    
previste che ne potrebbero ritardare
    
quest' epoca di qualche mese . Così ri -
    
fletterei alla scelta del libro (libretto) oggimai
    
fatta più difficile ancora di comporre dall'istesso
    
creare musica, e la Nobile Società, dalla
    
sua parte, cercherebbe di procurarmi una
    
compagnia eccellente e così con calma
    
imprendere la cosa e sperarne qualche
    
esito. - In conseguenza Ella Sig.r Cavaliere
    
subito che al suo Teatro (San Carlo) avrà fissato la
    
compagnia del 1835: , avrà la bontà
    
di scrivermi ( perché Ella sà che mai ho fissato accetta-
    
to contratti senza prima sapere per quali persone
    
dovrò scrivere ) e che la Nobile Società mi corderà
    
nutrirà d'avere una mia opera , avrà
    
 La bontà di rendermi avvisato e allora parlarmi degli obblighi
    
che dovrà xxxxxxxxxxxxxxxxxx racchiudere il contratto.-2						       
	
	 
	
	
	
			 Note: 
 1Giovanni Galeota era segretario della Compagnia d’Industria e Belle Arti, che nel 1834 aveva rilevato la gestione del Teatro di San Carlo. 
 Fonte: Seminara 2017, 
						p.547 n.328
 2Questa porzione di testo è scritta trasversalmente nel margine sinistro della seconda facciata.
 Fonte: Seminara 2017, 
						p.548 n.328
 
			
 Bibliografia della lettera LL1.13.II: 
						
						Amore
						1894
						pp. 325-326;
					
						
						Cambi	
						1943	
						p. 385;
					
						
						Neri
						2005
						pp. 275-276;
					
						
						Seminara
						2017
						p. 328.